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Come scegliere le resistenze migliori per sigarette elettroniche
Uno delle domande più frequenti che la comunità dei vapers si pone è: come faccio a scegliere la resistenza migliore per la mia sigaretta elettronica? Non c’è una risposta precisa, perché molto dipende dalle abitudini del vapers, ad esempio se preferisce un gusto più deciso e una grande produzione di vapore. La scelta della resistenza dipende anche da quanta dimestichezza possiede il vaper in alcune operazioni manuali, come la sostituzione del filo metallico o l’assemblamento della coil.
Ma prima di questi aspetti generali ci dobbiamo soffermare su alcuni concetti di ordine più tecnico. Se siete alla ricerca dei vari modelli di resistenze per sigarette elettroniche probabilmente vi sarete già imbattuti in questo simbolo Ω che identifica l’Ohm ovvero l’unità di misura della resistenza utilizzato nel Sistema Internazionale.
I bassi livelli di Ohms (da 0,10 a 0,30) della resistenza permettono un consumano maggiore di energia elettrica, la resistenza si scalda molto più velocemente ed il liquido per sigarette elettroniche evapora più in fretta. In compenso però il vaper si può divertire producendo dei “nuvoloni” di denso vapore e assaporando un aroma molto intenso.
Al contrario, una resistenza ad alti Ohms (da 0,60 a 2,0) consente un consumo minore di energia, perché è minore l’energia che scorre attraverso la coil, il liquido si consuma lentamente ma la resa aromatica è minore così come la produzione di vapore. La scelta della resistenza con alti o bassi Ohms dipende tutto dal gusto e dalle abitudine del vaper.
Un altro aspetto tecnico che dobbiamo conoscere prima di scegliere le tipologie di resistenze per sigarette elettroniche è il voltaggio e il wattaggio. Con la regolazione dei Watt della batteria si gestisce la quantità di energia che la sigaretta produce, mentre con la regolazione del voltaggio si identifica la quantità di energia che passa attraverso la resistenza. Entrambi i fattori sono influenzabili tra di loro e molte sigarette elettroniche prevedono la loro regolazione. Anche qui la scelta del voltaggio dipende dalle esigenze del vaper e da quanto e come utilizza la sigaretta elettronica. Gli effetti di un voltaggio e il wattaggio alto sono gli stessi di una resistenza con livelli bassi di Ohms, quindi più vapore e più aroma.
Resistenze per sigarette elettroniche rigenerabili o non rigenerabili?
Questa è un’altra grande differenze che ogni vapers deve conoscere per capire come scegliere le resistenze migliori per sigarette elettroniche. La resistenza non rigenerabile ha solo un ciclo di vita, può durare tre, massimo quattro settimane ed una volta consumata deve essere gettata. Le coil non rigenerabili sono perfette per chi si è appena avvicinato al mondo dello svapo.
Le resistenze rigenerabili possono essere costruite dai vaper più esperti con tanto di filo metallico, cotone ed un tronchesino, oppure si possono acquistare resistenze rigenerabili già assemblate. Con questa tipologia il filo metallico può essere cambiato direttamente dal vapers con un notevole di risparmio perché una resistenza rigenerabile dura molto di più.
Per scegliere la resistenza migliore occorre quindi tenere presente la dimestichezza del vapers con i componenti della sigaretta elettronica, la frequenza di utilizzo e le abitudini del vapers. Anche qui la parola d’ordine è sperimentare e divertirsi provando diverse tipologie di resistenza per capire quale soddisfa maggiormente i gusti personali.
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